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Progetti, evoluzione e storia de “L’ Aquilone”: parola ad Anna Pontrandolfo

In attesa di conoscere le nuove interessanti proposte de L’Aquilone, vi proponiamo una breve intervista rivolta ad Anna Pontrandolfo, insegnante e fondatrice dell’associazione “L’Aquilone Onlus”.

Ci può spiegare come è iniziato il percorso dell’associazione L’ Aquilone, nata il 16 settembre 1997?

“La mia professione di insegnante mi ha messo difronte alle numerose difficoltà che i bambini disabili dovevano affrontare, sia durante l’orario scolastico che, maggiormente, nelle ore extra scolastiche. Il mio alunno audioleso Filippo Bongallino trascorreva numerosi pomeriggi a casa con mio figlio Nino: questo mi ha dato la possibilità di riflettere molto. Osservando questa situazione, e tante altre simili, ho percepito la necessità di creare, nel mio paese, qualcosa di diverso, di alternativo rispetto alle Associazioni già esistenti. Ho così pensato ad un’associazione il cui obiettivo fosse l’integrazione. Un’associazione, quindi, aperta a tutti i bambini del paese, normodotati e non, senza alcuna distinzione, ma anzi spinta dalla volontà di creare momenti di incontro e confronto”.

Quali sono stati i primi passi de “L’ Aquilone”?

Abbiamo avviato con giovani volontari esperti, attività di doposcuola. Dallo studio al gioco, qualsiasi attività veniva svolta in un clima sereno e gioioso. Abbiamo, quindi, dato vita ad un importante percorso di inserimento nell’Istituto Salesiano, dove si sono svolte tutte le iniziative per circa due anni.

Quale poi la sua evoluzione?
“Il consenso ricevuto, l’entusiasmo e la continuità delle attività hanno fatto emergere l’esigenza di una sede vera e propria e di una formalizzazione di questa realtà crescente. Abbiamo, pertanto, costituito l’Associazione dando il via ad una serie di iniziative visibili a tutta la cittadinanza. Il doposcuola ha rappresentato sempre l’incipit dei nostri pomeriggi, per poi passare a svariate attività finalizzate, non solo al divertimento, ma anche alla promozione dei talenti e delle diverse propensioni dei ragazzi. Spazio, quindi, a fotografia, chitarra o ancora cucito, così come alla modellazione della pasta di sale, alle realizzazioni di cartapesta, all’utilizzo del computer. Il tutto senza dimenticare il ballo o l’approccio al mondo del teatro. I ragazzi de “L’Aquilone” hanno, inoltre, preso parte a tutte le attività del paese, dalla Sfilata di Carnevale ai giochi estivi. La rosa delle proposte de “L’ Aquilone” si è, inoltre, arricchita con gite, cineforum, incontri che hanno coinvolto i genitori dei ragazzi, medici e professori universitari.

Fiore all’occhiello dell’associazione è stato il nostro giornale, realizzato interamente dai più giovani: un mezzo costruttivo per farsi conoscere e diffondere eventi e idee”.

Possiamo anticipare qualcosa rispetto ai prossimi progetti?

“In ballo abbiamo un progetto che volge uno sguardo all’attualità e a temi quali l’etica e l’educazione civica. Al momento però non posso svelare ancora nulla!”